Ciao a tutti,
Questa settimana ridiamo meno da quando torno con una piccola poesia scritta a ruota libera su note meno divertenti, ovviamente, ma più ritmiche.
Lo dico perché sono ottosillabi la mia bocca.
Non tutte le volte, ma a volte non andrai a dare un'occhiata SIAMO DOVE CI SONO OH.
Se il testo ti interessa, eccolo:
Come ogni notte devi tornare a casa
Nella riga tredici compressi.
Blu beffardo, le nostre anime di clausura,
Alle sette lascia la banchina.
Nonostante il sudore salisse ai corpi
La mia faccia si contorce lentamente,
In un sorriso risvegliato
Dalla musica nelle mie orecchie.
Il basso danza un adagio,
E lentamente, i miei occhi si chiusero
Dimentica il mondo intorno a me
La folla saldata e la sua eccitazione.
Sembra comunque un contatto
Renditi più insistente.
Lo ignoriamo, senza allarmarci,
Senza dubbio uno stomaco mal messo.
I minuti passano, io cambio,
In un respiro quasi banale.
Ti avvicini, occhio smunto,
Come timido davanti ai miei occhi.
Tuo per sempre segnato
Sulla superficie della mia cornea,
Vergognoso, penso, mi hai evitato,
Stanco, credo, ho avuto pietà.
Il tono ulula, come se dispiacesse.
Eccoti fuori, brusco e imbarazzato.
Senza nemmeno volersi nascondere
Questo picco ampio, sporco ed eretto.
Il tuo cazzo modellato nel tuo jogging,
Il tuo cazzo si è bloccato contro la mia mano,
Il tuo cazzo per sempre disgustoso,
Il tuo cazzo frustrato
Il tuo cazzo addolorato.
E voglio vomitare.
YEAAAAAAH CHILLIN 'SU UN POLLO