Sommario

È l'ora della selezione del cinema!

Oggi è di pubblica utilità e oscilla tra lotta femminista, lezioni di eloquenza e crisi dei rifugiati.

Tre temi seri affrontati con intelligenza da quattro registi interessati all'umanità.

Battle of the Sexes, il successo femminista

Questa settimana, Mademoisell è l'orgoglioso partner di Battle of the Sexes, un film che ha catturato il mio cuore e quello del montatore.

Due ore di pura felicità, combinando la dolcezza colorata di Valerie Faris e il risultato di Jonathan Dayton, con un evento che ha cambiato per sempre il mondo dello sport.

Indossato da Emma Stone e Steve Carell, Battle of the Sexes racconta la storia di una storica partita di tennis tra una femminista informata e una patita misogina.

Con tenerezza mista a humour, i genitori della meravigliosa Little Miss Sunshine interpretano Billie Jean King, un'atleta che ha lottato per l'equità nello sport e nella società per tutta la sua carriera.

Un ritratto necessario e terribilmente moderno, un chiaro promemoria che la lotta deve continuare.

Il Brio, il potere dell'eloquenza

Entrando in sala proiezioni con pochi preconcetti, dopo pochi minuti sono stato sedotto da Le Brio.

Che sorpresa scoprire Camélia Jordana come attrice con infinita precisione. È l'incarnazione del naturale.

Inoltre, lungi dal disegnare un ritratto grottesco e cliché dello studente proveniente da un sobborgo svantaggiato, Yvan Attal gioca la carta della sottigliezza e non cade mai nella scogliera. Edificante!

Il passo? Neïla Salah è cresciuta e vive ancora a Créteil con sua madre.

Mentre fa il suo ritorno alla prestigiosa Università di Assas, il professor Pierre Mazard, famoso per le sue provocazioni e la sua inclinazione razzista, la attacca.

Per mostrare la zampa bianca durante il consiglio disciplinare, Pierre Mazard ha quindi accettato di preparare lo studente per il concorso di eloquenza.

Una competizione estremamente prestigiosa. Andranno d'accordo?

Luna di Giove, quando si possono comprare miracoli

Devi andare a vedere la Luna di Giove. È importante !

Nella sala cinema mi è venuta una franca osservazione: ho assistito alla proiezione di un capolavoro assoluto.

Diretto da Kornél Mundruczó, l'ammirabile creatore di White God, The Moon of Jupiter segue la straordinaria vita quotidiana di Aryan, un giovane migrante che si ritrova ferito dopo essere stato colpito da colpi d'arma da fuoco mentre attraversava illegalmente il confine.

Toccato dalla grazia, il giovane si allontana e ora ha il potere di levitare.

Con l'aiuto del dottor Stern, Aryan fugge dal campo profughi di cui è prigioniero.

Ma Stern nutre la segreta voglia di sfruttare lo straordinario talento del suo "amico".

Tristemente un parnaso dal suono attuale, la Luna di Giove merita più di pochi paragrafi in un articolo, merita di essere vista da te, dai tuoi amici, dai tuoi parenti, dai tuoi vicini.

In tutto il mondo e oltre. Fino a un lontano Giove, orgoglioso di prestare il suo nome alla più delicata delle meraviglie ...

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