Sommario

Qualche giorno fa, un grafico di nome Quibe mi ha contattato su Instagram per comunicarmi un problema ricorrente: le sue illustrazioni si trovano regolarmente su articoli di moda senza il suo permesso.

L'artista Quibe denuncia il plagio di grandi marchi

#iwontbackdown @bohemian__market questo design è # closedesign… È IL MIO LAVORO! Non hai alcun diritto di vendere oggetti con quelle righe sopra! # vergogna #quibe #quibeart #respecttheartist

Un post condiviso da Quibe (@quibe) il 27 luglio 2021 alle 6:48 PDT

Un esempio del disegno "Close design" copiato da un marchio su una t-shirt.

Il caso è stato evidenziato dall'Huffington Post il quale spiega nel suo articolo che ultimamente non è un piccolo marchio quello che ha utilizzato nel lavoro di Quibe, ma di Zara.

Quindi @ZARA? Ancora niente da dire? Eppure sembra che la mia arte #oneline ti piaccia. 4 miei disegni in un solo articolo! Immagino di esserne lusingato. Ma è normale rubare #ARTTHEFT #Iwontbackdown #respecttheartist #quibeart #rippoff #boycottzara #shame pic.twitter.com/gekCWQpfuH

- quibe (@quibelog) 17 novembre 2021

Sulla borsa Zara in alto, ci sono molti disegni di volti, alcuni dei quali sembrano molto “ispirati” dall'illustratore tedesco Boris Schmitz, Quibe (che è francese) e Annes Bil, una designer siriana.

Non è la prima volta che Zara viene accusata di plagio. Ricordo di aver visto post su Instagram sull'argomento più di un anno fa, con l'illustratore Tuesday Bassen.

Adesso aspettiamo. Vorrei avere aggiornamenti per te, ma ora gli avvocati stanno parlando con gli avvocati. È più importante che mai continuare a parlarne perché sono stati scoperti PIÙ casi di negozi di fast fashion che rubano agli artisti (guarda cosa è successo a @saramlyons ieri!).

Un post condiviso da Tuesday Bassen (@tuesdaybassen) il 2 agosto 2021 alle 9:17 PDT

Le risposte di Zara alle accuse di plagio

Determinato a far valere i suoi diritti, Quibe ha detto all'Huffington Post:

“Questo è il momento clou di quello che mi sta succedendo in questo momento. Combatto la proliferazione di prodotti derivati ​​senza alcuna considerazione. Zara è in un certo senso la goccia che ha fatto traboccare il vaso. "

L'artista ha cercato invano di ottenere risposte dal segno del gruppo Inditex.

“Ho contattato Boris per la prima volta poiché ci troviamo nella stessa situazione. Mi ha spiegato che stava discutendo con Zara Germany.

Così ho deciso, d'accordo con il mio avvocato, di contattare Zara France. Hanno riconosciuto di aver ricevuto la nostra richiesta, ma per due settimane è stato silenzio radio . Non abbiamo notizie. "

Se non ha avuto risposta, l'Huffington Post riporta la reazione di Zara France, che vi invito a leggere:

Zara apre un'indagine interna dopo la polemica sulla sua borsa con motivi firmati

Messaggi Popolari