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Mentre gli studenti erano in piazza questo giovedì, 15 febbraio per opporsi, la riforma dell'università è stata approvata dall'Assemblea nazionale e ora passerà nelle mani dei senatori.

Ma le ultime modifiche apportate sono ampiamente contestate da FAGE, la prima organizzazione studentesca, che finora ha sostenuto il progetto.

Le capacità di accoglienza delle università, al centro della discordia

In un comunicato stampa, il sindacato studentesco è stato virulento: chiede di essere ricevuto da Frédérique Vidal, ministro dell'Istruzione superiore, e minaccia di chiedere la mobilitazione se non viene ascoltato.

La causa di questo malcontento è la possibilità per le università di definire la propria capacità di accoglienza (cioè il numero di studenti per settore) secondo nuovi criteri come citato da Le Monde:

"Per determinare (le) capacità di accoglienza, l'autorità accademica tiene conto delle prospettive di integrazione professionale dei corsi di formazione , dello sviluppo di progetti formativi espressi dai candidati nonché del progetto di formazione e ricerca del istituzione. "

Per FAGE, tenere conto delle prospettive di inserimento professionale minaccia la funzione primaria dell'università, che è quella di trasmettere e produrre conoscenza.

Ma è anche un '“eresia” vista la costante e rapidissima evoluzione del mercato del lavoro tener conto delle aperture nel decidere o meno se gli studenti hanno o meno accesso ad un determinato corso.

(ORE Bill) - In quanto prima organizzazione studentesca non possiamo più supportare un testo svuotato della sua sostanza, che non riflette più le aspirazioni dei giovani né la sua visione dell'istruzione superiore @ VidalFrederique pic.twitter.com/MX4brf9mhJ

- FAGE (@La_FAGE) 15 febbraio 2021

Per saperne di più, visita Le Monde

Una riforma universitaria più ampia

La riforma dell'università riguarda molti altri campi oltre a quello delle capacità di accoglienza.

Si tratta, ad esempio, del sistema di compensazione dei voti nell'anno, nonché dell'obbligo per le università (e le scuole superiori) di pubblicare statistiche sul numero di iscrizioni, percentuale di successo, ecc.

Educpros ha elencato alcuni altri aspetti del testo che dovevano essere studiati in Senato questo pomeriggio, insieme ai criteri per decidere le capacità di accoglienza.

Per saperne di più sulla riforma universitaria, visita Le Monde!

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