Dalla sua democratizzazione, la depilazione integrale è nel mirino della maggior parte dei ginecologi.

L'irritazione e le microlesioni che può causare fornirebbero un terreno favorevole per lo sviluppo di micosi e la contrazione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST).

Ma un recente studio americano contraddice questi avvertimenti.

Depilazione integrale, un rischio per la salute?

Un team di ricercatori di epidemiologia dell'Università dell'Ohio negli Stati Uniti ha esaminato i costumi da bagno di 214 studentesse che hanno utilizzato la depilazione completa.

I risultati di questo studio, pubblicati sulla rivista scientifica PLOS One, tendono a dimostrare che i crespi calvi non hanno più possibilità di contrarre le due malattie sessualmente trasmissibili più comuni, la clamidia e la gonorrea.

Alla domanda sulle loro abitudini depilatorie e sulla loro vita sessuale, il 9,8% degli studenti aveva già contratto una di queste due malattie sessualmente trasmissibili, ma non è stato possibile stabilire alcun legame tra i peli pubici glabri e il rischio di contaminazione.

Depilazione completa: risultati controversi

Piuttosto rassicurante, questo studio va comunque controcorrente nella letteratura scientifica degli ultimi anni.

Alcuni ginecologi sottolineano il ruolo di barriera protettiva svolto dai peli pubici , così come i micro-tagli causati dalla rasatura, che costituiscono punti di ingresso per le infezioni.

Citata da 20 Minutes, la ginecologa Odile Bagot sottolinea anche che lo studio avrebbe dovuto mettere a confronto le studentesse che amano la linea bikini completa con un campione che non esegue la depilazione.

Per saperne di più sui dettagli di questo studio e sulle sue controversie, visitare il sito web di 20 Minutes.

E tu, hai notato un legame tra la tua salute sessuale e la tua mancanza di vello?

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